This chapter provides a survey of syllable structure and resyllabification in Romance languages. On the one hand, onsets, nuclei, and codas are described according to their content and behavior across the main Romance areas. On the other hand, some specific issues are given special attention as they appear to be relevant for current discussion in phonological theory.
Acta Linguistica Academica, In press, Special issue on Representation-driven phonology edited by Katalin Balogné Bérces and Shanti Ulfbjorninn eds., Vol. 67 ((2020) 1), pp.1-18. ⟨10.1556/2062.2020.67.1.6⟩
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2020
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From the perspective of standard generative phonological theory, syllable structure is not recorded in the lexicon but it is obtained by means of a syllabification algorithm based on a series of principles. In a given language, the algorithm should parse obstruent+liquid clusters as tautosyllabic both in word-initial and word-internal positions. The tautosyllabic parse as a branching onset complies with all principles on which the syllable-building algorithm is based. In standard theory, if branching onsets of obstruent+liquid are allowed in a language and documented in word-initial position, tautosyl labic parse is predicted to hold also word-internally. Likewise, Kaye’s (1992) Uniformity Principle makes the same prediction, since it states that sequences of contiguous positions that are in a governing relation and contain the same phonological material have the same constituent structure. The present paper draws attention to empirical data showing obstruent+liquid clusters being parsed tautosyllabically in word-initial position and heterosyllabically in word-internal position in the same language. An account is proposed to explain the data discussed, claiming that positional factors may also be relevant in determining syllabification.
This work focuses on the vowel system of the Italo-Romance dialect spoken in the village of San Valentino in Abruzzo Citeriore. Based on novel fieldwork data, the article describes the vowel system of Sanvalentinese from a phonetic and phonological point of view and accounts for a number of puzzling evolutions in the light of a reconstruction of previous stages of the dialect.
Structuring Variation in Romance Linguistics and Beyond. In honour of Leonardo M. Savoia, by Grimaldi, Mirko, Rosangela Lai, Ludovico Franco and Benedetta Baldi, John Benjamins, Chapter 21, 2018
Antonelli, Roberto / Glessgen, Martin / Videsott, Paul, 2018, Atti del XXVIII Congresso internazionale di linguistica e filologia romanza (Roma, 18-23 luglio 2016), ELiPhi, pp.484-497, 2018, 979-10-91460-33-0
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2018
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In questo articolo presentiamo il sistema vocalico del dialetto italo-romanzo di San Valentino in Abruzzo Citeriore 1 , che descriviamo dal punto di vista della sua evoluzione diacronica e rappresentazione sincronica rivolgendo una speciale attenzione agli esiti di Ū. L'articolo è organizzato come segue: nel §2 ci occupiamo della classificazione e dei tratti fonologici caratteristici dell'area dialettale di san Valentino; nel §3 descriviamo il sistema vocalico in posizione non metafonica, analizzandone l'evoluzione per poter spiegare alcuni esiti inattesi; nel § 4 discutiamo brevemente un'ipotesi di rappresentazione fonologica; nel §5 avanziamo una proposta che rende conto dei molteplici esiti di Ū, che sembrano risultare da alternanze metafonetiche; il § 6 è dedicato alle conclusioni. 2 2. Classificazione e caratteristiche dell'area dialettale di San Valentino in Abruzzo citeriore Secondo la classificazione di Pellegrini (1977) il dialetto di San Valentino fa parte dei dialetti alto-meridionali. Più precisamente è un dialetto abruzzese orientale del gruppo chietino (cf. Giammarco 1979: 88), che si trova nella zona Ic della figura 1: Figura 1 – Particolare della Carta dei dialetti d'Italia (Pellegrini 1977) Il dialetto di San Valentino 3 è caratterizzato dalla cosiddetta differenziazione vocalica per posizione (Wartburg 1950:142, Weinrich 1958 1969:176, Carosella 2005, da qui in avanti DVP). In genere le vocali hanno un timbro teso in sillaba aperta e rilassato in sillaba chiusa, tuttavia nei dialetti con DVP come il sanvalentinese le sillabe aperte dei proparossitoni contano come sillabe chiuse. Savoia (1989) unifica questi due contesti col termine posizione chiusa, opponendoli al contesto di sillaba aperta di parossitono, che chiama posizione aperta. Nelle tabelle in (1), (2) e (3) si mostra l'evoluzione di lat. Ĕ nei dialetti di Antona, Canosa di Puglia e San Valentino per illustrare l'opposizione tra Antona, in cui l'evoluzione è la stessa nelle sillabe aperte e differisce dalle sillabe chiuse, e i dialetti con DVP, come Canosa di Puglia e San Valentino, dove le sillabe aperte mostrano esiti diversi a seconda dello schema accentuale. L'esito di posizione? chiusa è evidenziato in grigio. 1 San Valentino è un paese di circa duemila abitanti, situato su un rilevo lungo la valle del fiume Pescara. 2 Sebbene il presente lavoro sia frutto della collaborazione di entrambi gli autori, Diego Pescarini è responsabile della stesura dei § § 1-3, Diana Passino dei § § 4-6. 3 I dati riportati qui di seguito provengono da un solo informatore, che ha accettato di raccogliere dati anche da altri parlanti, specialmente anziani. Alcuni dati sono stati originariamente elicitati mediante un'intervista a questionario, ma quelli qui discussi sono soprattutto il frutto della collaborazione ormai quinquennale fra gli autori e l'informatore/raccoglitore.